La realtà associativa in Italia è estremamente variegata e spesso gli intenti per i quali queste organizzazioni vengono fondate sono strettamente legati al territorio. Si tratta di organismi senza fini di lucro, che si prefiggono determinati scopi, stabiliti al momento della loro costituzione.
Le dimensioni di un’associazione possono variare da poche persone a diverse decine di migliaia: l’importante è che non vengano meno i valori per i quali sono state formate e che ci sia sempre un certo numero di membri attivi che assicurino una progettualità e la relativa messa in atto.
Costituzione e statuto
Dal punto di vista legislativo, al momento della sua nascita, le persone che vogliono formare un’associazione devono presentare agli organismi competenti un atto costitutivo e uno statuto.
I soci fondatori devono essere almeno tre, dei quali uno avrà la carica di presidente e un’altro di tesoriere. Per la registrazione dell’associazione bisogna versare una piccola tassa.
L’atto costitutivo è fondamentalmente un verbale di assemblea dove si dichiara l’avvenuta costituzione dell’associazione e si indicano i nominativi dei soggetti che ricopriranno le cariche all’interno del nuovo organismo.
Lo statuto è un documento che indica con precisione le finalità del progetto associativo, gli ambiti culturali di intervento e le modalità con cui verranno realizzati i programmi. Nel corso del tempo, l’assemblea degli associati può votare per la parziale modifica dello statuto, al fine di comprendere anche attività diverse da quelle inizialmente previste.
I soci fondatori finanziano la costituzione dell’associazione, mentre i soci ordinari possono partecipare in forma gratuita o a fronte di una quota periodica, che viene interamente reinvestita nell’organismo associativo.
Le attività
Le manifestazioni culturali organizzate e promosse dall’associazione possono essere riservate ai soci oppure aperte al pubblico. Al fine di raccogliere i fondi necessari alla realizzazione degli eventi si possono richiedere quote di partecipazione agli eventi anche ai non iscritti.
Oltre alle attività legate alle finalità associative, i membri del consigli direttivo e i soci devono partecipare a riunioni periodiche, al termine delle quali viene redatto un verbale. Nel corso di queste assemblee, si prendono decisioni in merito alle iniziative da svolgere e sull’avvicendamento dei soci che ricoprono le cariche direttive. Questi provvedimenti vengono quindi messi ai voti.
Gli ambiti della promozione culturale
Le associazioni culturali si possono occupare di promozione di attività legate alla musica, alla danza e al teatro, spesso con particolare attenzione al recupero delle tradizioni locali.
Inoltre, svolgono un ruolo importante in iniziative volte alla conservazione e valorizzazione del territorio, oppure svolgono attività di formazione e sensibilizzazione in determinati ambiti della cultura, come la letteratura e le arti.
I rapporti con le istituzioni
La positiva collaborazione con gli organismi istituzionali locali ha spesso un risvolto importante per gli organismi associativi. Basti pensare ai bandi di concorso comunali, che, a fronte della presentazione di un progetto, rappresentano un’occasione per mettere in atto iniziative il cui finanziamento risulterebbe altrimenti molto difficile, a causa della natura no profit delle organizzazioni partecipanti.
Il recupero della coesione sociale
Essere attivi all’interno di una associazione può rappresentare l’occasione per dare il proprio contributo alla società, insieme a persone con i nostri interessi e passioni. È incredibile come, attraverso l’unione di cittadini che mettono a disposizione il proprio tempo e le proprie competenze, si possano raggiungere traguardi altrimenti impensabili per il singolo. In una società sempre più improntata all’individualismo, rappresentano un’oasi di valori condivisi di grande impatto sulla comunità.